sabato, settembre 22, 2007

Risposta in Corsivo a Dopobarba


(…assurta a post vero e proprio perché ho preso il suo commento assai sul serio e l’ho voluto sviscerare)

Il post mi aveva fatto "incazzare"

Non c’è bisogno di virgolette, nei post cerco di essere formale ma nei commenti ci si può sbottonare, quindi non mi scandalizzo. E dopo questo inizio faceto entro nel merito…

In buona sostanza trovo scorretto, sotto il profilo dell'onestà intellettuale, tentare di ridicolizzare la spiritualità dei singoli attraverso affermazioni sottintese che non necessitano di motivazione.

Allora, credo che quei singoli col loro modo di parlare siano stati i primi a rendersi ridicoli. E tu dovresti essere il primo a percepirlo in quanto loro correligionario colto e preparato. Vedo infatti che non entri nello specifico e non provi a giustificare le singole frasi criticate, che sono piuttosto indifendibili. Forse, sotto sotto, c’è la tua irritazione, più che per il post, per la magra figura che quei signori ci fanno. Vedi, per esempio io sono liberale, ma se qualcuno dicesse di esserlo altrettanto e poi farfugliasse delle stupidaggini o delle frasi da ignorante semplicemente usando la parola "liberale", "libertà" come condimento, mi arrabbierei con lui. Cfr. uno degli esempi che ho scelto per illustrare il secondo "veleno" nel post successivo a quello qui discusso.

Distinguiamo l’errante e l’errore, come diceva Giovanni XXIII che tu citi. Diciamo anche che per ogni tesi, per ogni teoria ci sono sostenitori più o meno preparati e che nessuno parla mai sempre a titolo di tutti. Ma una tesi, a forza di essere mal sostenuta da individui confusi, si logora. Inoltre la loro confusione può anche essere attribuita a impreparazione individuale, ma secondo me è pure sintomo del fatto che quella stessa posizione è stata diffusa senza ben spiegarla: “ora si può dir Messa in latino, ma ricordate che la lingua non è essenziale”, basterebbe una postilluccia così, ma mai la si ascolta!

C’è una persistente carenza di chiarezza e di spiegazioni nel rivolgersi ai fedeli quando si forniscono loro insegnamenti o si promulgano disposizioni, che è stata lamentata di recente anche da eminenti figure della Chiesa (non da me!) in merito ad altri provvedimenti. Ricordi il Card. Martini?


Teilhard de Chardin scrisse, di quando una volta, in Cina (speditovi da superiori ottusi), gli mancava tutto l’occorrente materiale per la celebrazione eucaristica; si mise allora a pensare che prendeva come altare la Terra intera e come ostia la sua fatica quotidiana. (Mi scuso se cito solo a memoria, quindi approssimativamente, questa riflessione bellissima che a suo tempo mi colpì). Ebbene, da pensieri tanto profondi, da una percezione così vera dell’essenza di tale celebrazione a frasette come “mi piace l’antico”, a elogi che si farebbero come a una tazza di cioccolata calda, ci vedo un baratro spirituale sconfortante. Tu no? (Non per niente T. d. C. fu un outsider della cattolicità…)

Un metodo da Repubblica, appunto; giochini di prestigio.

Guarda, trovare quelle immagini su Repubblica è stato un puro caso. Il quotidiano on line non ne faceva nemmeno un uso polemico. E sono stato sorpreso anche io di quello che quelle persone dicevano, perché confermava un mio sospetto espresso nel nostro più discusso post. Ovvero quello di un approccio estetizzante e quindi superficiale alla Messa. Ho anche premesso che non ritengo quelle persone rappresentative di tutta la Cattolicità…Però una, UNA che mi smentisca! Un fedele che dica netto e reciso “non importa, latino o italiano è la Transustanziazione che conta”. Il signore della Militia Christi parte “bene”, poi fa un desolante richiamo ad un recente film (e tutti gli altri di eguale tema ma con meno sangue? Capiamo la Passione solo perché un regista l’ha rappresentata in modo più audace e grazie agli effetti speciali più sviluppati?).

Vedi, è come con le interviste ai leghisti ai loro raduni… Forse uno ce ne sarà che in fondo è colto e mite, ma quando li senti parlare snocciolano sempre campionari di rozzezze varie in italiano approssimativo.

Se si vuol dire che questa gente "del Vecchio" è stupida e retrograda(...)

Excusatio non petita, accusatio manifesta , potrei dire, tanto per tornare al latino... Ma sì, penso che quella gente sia molto limitata e superficiale e che la loro superficialità sia nociva alla cattolicità e sia sintomo di una impreparazione (azzardo io, eh?!) pilotata. Perché l'impreparazione sulla Messa può anche essere innocua e tutt'al più avere effetti folcloristici, ma poi è un abito mentale a cui ci si abitua e sotto il quale si finiscono per paludare ben altre e più nocive difformità.

Non dico invece che è "retrograda" perché non uso il tempo come metro di giudizio - “più ti riferisci a cose vecchie meno sei da ascoltare”. Infatti la polemica contro la Messa in latino e le reazioni ad essa (non mi stanco di ripeterlo) non è dovuta al fatto che tale Messa o la sua lingua sono “vecchie”. Anche il liberalismo allora, nonostante non vanti duemilaesette candeline, giovane giovane non è!


Parlar male di militia christi sottintendendone le ragioni e voler accomunare a tale giudizio la reintroduzione della liturgia di Giovanni XXIII, cercando di dire che quella riforma è apprezzata da questa gente, è una manovra davvero faziosa.

Beh, chi “cerca di dirlo” ? Lo dicono loro!
Ti dirò poi che io nemmeno la conoscevo, MC, ho pensato lì per lì che fosse una qualche società di beneficenza… Ignoranza mia beata! Poi son rimasto basito nel leggere il loro sito, tant’è vero che ho scritto un post apposito. E tu che ne pensi della loro impostazione? Di quell’impasto ideologico in cui non tutto è propriamente evangelico, del loro lessico fascisteggiante?


Meglio farebbe l'autore a esporsi personalmente nei giudizi perché così, più che ad un liberale assomiglia ad un democristiano tipo Rosi Bindi, una furbizia di tipo Prodiano, appunto, alla quale è difficile rispondere perché mira non al confronto ma a far prevalere il punto di vista dell'autore, una prepotenza, appunto.

Non raccolgo il paragone agli esimi uomini politici che menzioni. Io ho messo un video e ho premesso che non è una statistica, non mi sembra di avere usato chissà quali sottili sotterfugi… Casomai il post era alquanto ellittico perché nasceva come complementare rispetto ad uno precedente.

Esponiti tu, piuttosto! Dimmi che quei signori fanno (almeno) tenerezza, che si esprimono con grande e sconfortante confusione… Esprimiti sulla Militia Christi…

Con stima.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi considero abbastanza soddisfatto, hai abbandonato il formalismo difensivo per accettare il confronto personale, non è un successo di poco conto. Premetto che non ho guardato il filmato di repubblica. Ho forti pregiudizi nei confronti di quel giornale che mi portano ad escludere che oltre a faziose notizie impostate ad arte, vi possano essere serie posizioni di dibattito costruttivo.
Io qui non voglio esprimere un giudizio su Militia Christi perchè il fondamento della mia critica è che le due cose non dovevano essere messe in relazione tra loro. La scorrettezza intellettuale consiste in questa relazione, utilizzata allo scopo di ridurre l'argomento ad elementi di folclore. Posso dirti, per non sembrare elusivo, che per me, conservatore, considero meno pericolosi loro rispetto al più moderato dei gruppi modernisti (ma questo c'entra poco o nulla). Io voglio affermare che la mia spiritualità, privilegiando le forme liturgiche tradizionali, ha la stessissima dignità della "tua" e lo stessissimo diritto d'essere espressa, poichè non appartiene alla tradizione dei 200 anni cristiani tacciare all'improvviso di infamia un rito che ha espresso per secoli il mistero centrale del cristianesimo. Tale atteggiamento s'è posto in contraddizione con la tradizione della Chiesa che è anch'essa rivelazione. Io leggo Romano Amerio e conosco pochissimo Teilhard de Chardin, pace all'anime loro. In un'intervista dice: "La Chiesa [...] si trova in un momento nel quale rischia di articolarsi in una maniera non conforme alla sua natura. Cioè la variazione che stà avvenendo nella Chiesa rischia di essere una variazione di essenza" Questa citazione non riguarda in particolare il nostro argomento, ma solamente lo spirito del mio pensiero. Per quanto riguarda militia Christi posso, se necessario, pronunciarmi a parte. Sperando di aver chiarito che il punto centrale del mio discorso riguarda l'irrispettosità del tuo post verso forme di spiritualità che non ti piacciono (la differenza è un valore) ma che ingiustamente sono anche state messe al bando. La complessità degli argomenti, alla quale tu accenni pensando ad eminenze grigie, esiste, ed è multiforme. A tale proposito, faccio un copia incolla di un tratto di testo trovato con google cercando -messa in latino-
Non c’è nulla di più intollerante
- nella Chiesa -
dell’inquisizione progressista. Lo conferma, per l’ennesima volta, l’anatema che dalle colonne del “Manifesto” Adriana Zarri (teologa, o meglio giornalista cattoprogressista) ha scagliato contro Guido Ceronetti, definito “anticonciliare, di tipo lefebvriano” (lui che non è neanche cattolico).

Di quale terribile colpa si sarebbe macchiato lo scrittore torinese?
Semplice. In una lettera aperta al nuovo Papa, sulla Repubblica, ha chiesto “che sia tolto il sinistro bavaglio soffocatore della voce latina della messa” e sia possibile celebrarla accanto a quella in volgare “imposta da una riforma liturgica distruttiva”. Ceronetti aggiungeva: “Certamente non ignorerete quanto piacque alle autorità comuniste quella riforma conciliare dei riti occidentali; non erano degli stupidi, avevano nella loro bestiale ignoranza del sacro, percepito che si era aperta una falla”.

In effetti il latino era il concreto legame universale che univa i cristiani di tutto il pianeta in un’unica Chiesa guidata da Pietro e in un’unica fede che nessun potere poteva intaccare. Cancellare quella liturgia ha enormemente indebolito i cristiani.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/div023.htm
Ciao