"...L'Eguagliatrice numera le fosse,
ma quelli vanno, spinti da chimere
vane, divisi e suddivisi a schiere
opposte, intesi all'odio e alle percosse:
così come ci son formiche rosse,
così come ci son formiche nere..."
domenica, ottobre 07, 2007
De Partibus Animalium [2]. Gli Opinionisti.
Ecco ancora una bizzarra creatura offrirsi alla nostra lente d'ingrandimento. L’opinionista.
Dice Wikipedia: "L’opinione è l’idea che una persona ha in merito a qualcosa. Si tratta quindi di una valutazione e di un giudizio su quella cosa".
Balle. Difficile trovare una definizione più imprecisa dal punto di vista filosofico. Si accozzano nella stessa riga i termini opinione, idea, valutazione e giudizio, che ci stanno comodi come quattro obesi in piena crisi d’asma nello stesso ascensore bloccato tra due piani.
L’opinione (a dispetto di molti usi errati del termine) è il risultato appunto dell’opinare, ovvero di una forma di conoscenza estemporanea, provvisoria, su base incompleta. Lo sapeva bene Parmenide che contrapponeva opinione e verità, la prima via dell’errore e dell’apparenza (ancorché a volte plausibile) la seconda dell’essere e della sapienza. L’opinione quindi è già qualcosa di più che la vegetazione ma è uno stadio incompleto e vacillante. E' una malattia infantile del pensiero. Ci si passa attraverso e poi se ne esce rafforzati. In ogni caso non ci si ferma lì.
Le persone intelligenti non si vergognano di avere opinioni, ma si rammaricano di averne più che idee. Quando si confrontano con le altre cercano piuttosto di proporre le loro ragioni argomentate. Le persone intelligenti a sentirsi dire “opinionista” storcono il naso. Lungi da loro poi autodefinirsi tali!
Il suffisso -ista, indica l’adesione, la conformità sistematica a un -ismo. Dell’ "opinionismo" nessuno ha mai scritto un manifesto, ma è chiaro di che cosa si tratta. E’ quel movimento culturale trasversale in cui singoli personaggi, a cui generalmente l’esposizione mediatica ha dato alla testa, prendono le loro quattro opinioni, ci si attaccano con affetto morboso, e poi, magari in bella confezione (un blog, uno spazio in una trasmissione, una colonna settimanale), le ammanniscono a terzi come frutti sopraffini di meditata saggezza. Poiché è più facile sputacchiare opinioni che costruire argomenti, hanno gioco facile. Poiché ancor più facile che attaccarsi a un’opinione propria è prendere per buona un’opinione altrui, gli opinionisti hanno anche un certo seguito.
Ma l’opinionista non è altro che uno scarabeo stercorario. Un animaluzzo piccino picciò aggrappato a una pallina di cacca secca che quando la guarda immagina di avere la Terra intera tra le zampette e quando la rotola avanti per porgerla ad altri la gabella per perla sopraffina.
Finché l’opinionismo ha per oggetto il giuoco del pallone, il bon ton, le vicende dei reality show, passi. Ma quando l'insettuzzo sconfina in campi alti come la discussione politica, etica, religiosa, allora è meglio cominciare a discernere tra idee e palline di cacca secca. Aziende di disinfestazione cercansi.
Valete.
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